Trier - amore a prima vista

 

Dalla prima volta che ho messo piede in questa città l'ho amata tantissimo e da circa 20 anni, per noi, è diventata una sorta di seconda casa. Devo essere sincero e confidare che abbiamo avuto un accesso privilegiato dato dall'amicizia con due delle persone migliori che abbia mai conosciuto. Mia moglie studiando a Bologna ha avuto modo di conoscere molti ragazzi del progetto Erasmus ed una di queste era una ragazza tedesca molto attenta alle nostre tradizioni e affascinata dal nostro paese. In quel periodo mia moglie ed io già ci frequentavamo, cosi come la ragazza tedesca con il ragazzo che poi sarebbe diventato suo marito ed uno dei miei più cari amici. Ci siamo conosciuti così, per caso ad una cena e non ci siamo più persi di vista nonostante i 1130 km di distanza. Ci frequentiamo sempre, sono felici quando ci vengono a trovare e amano il nostro paese ma qui voglio parlarvi di quanto noi amiamo il loro.

 

Trier non è cambiata molto in questi anni, anzi in realtà direi che è sempre uguale: stesso clima, stessa gente, stessi sensi vietati. Il bello di una città che ha le fondamenta sulle certezze e che non ha bisogno di (r)innovarsi. L'unica cosa che cambia è la lega dove gioca di anno in anno l'Eintracht Trier di calcio che non gode di buone fortune, molto meglio il Basket cittadino.

 

Fondata dai Romani nel 16 a.c. sulle rive della Mosella, le sue origini sono visibili e ben conservate ancora oggi e il simbolo di questa città è la Porta Nigra. Le terme Imperiali, il Circo, la Basilica di Costantino e il Ponte Romano sono solo alcuni dei luoghi da cartolina che offre ma la sua vera bellezza è da ricercare nel quotidiano; il resto ve lo potete leggere su Wikipedia.

 

L'inverno è il periodo migliore per passeggiare in centro, magari non la domenica dove c' è veramente troppa gente, quando l'odore della nebbia si mischia a quello del vin brulè, della cannella, o del pane appena sfornato e quando i caffè delle piazze attirano con i loro plaid sulle sedie, perchè anche se il freddo taglia la faccia è bello sedersi fuori. Differentemente dall'Italia, ma in realtà è così in ogni parte del mondo, qui si può mangiare a qualsiasi ora e se vuoi fare colazione a mezzogiorno e cenare alle cinque del pomeriggio nessun cameriere ti dirà che la cucina è chiusa. I negozi chiudono presto la sera ma fanno orario continuato e la pausa pranzo si può utilizzare anche per lo shopping. Shopping si, perchè è vero che qui non si vestono ma si coprono, è vero che non hanno gusto (o almeno non quello che crediamo di avere noi) ma i loro negozi sono sempre pieni. L'economia ha sempre girato anche per i prezzi contenuti perchè qui non gliene frega niente a nessuno di vestire Dolce & Gabbana però spendono. Molti grandi centri commerciali che però, a differenza dei nostri, sono ubicati in centro tra Simeonstrasse, Nagelstrasse e la Porta Nigra, tantissimi negozi di moda, design, arte, souvenir sparsi tra le vie principali e le viuzze laterali. In una città universitaria come Trier, poi, i giovani hanno sempre avuto un ruolo importante per lo sviluppo della città, così i tanti negozi di tendenza, i pub, beergarden, take away e bakery riempiono ogni angolo.

 

A noi piace uscire dopo cena con i nostri amici e girare per pub, parlare, bere birra, bere birra e bere birra. Quando bevi molta birra fai anche amicizia con gli specchi del bagno e poi c'è da dire che la Bitburger, la birra di questa regione, è veramente buona. Il pub che di solito frequento è il Weinehxe

 

all'angolo tra Saarstrasse e Gilbertstrasse: buon cibo semplice, birra locale e vini di ottimo livello, perchè qui sulle rive della Mosella fanno anche un gran vino. Riesling per lo più, acido e minerale ottimo come entree o aperitivo oppure i vini dolci, grado zuccherino elevato, alcolici e golosi. La regione della Mosella è piuttosto famosa nel mondo agli amanti del vino ma in generale ad un italiano non convince tanto questa cosa ed è un vero peccato. Al Weinehxe si può anche mangiare, cibo semplice: carne, patate, crauti ma anche stuzzichini e dolci. Ci si incontra per socializzare con il vicinato di quartiere o con amici di passaggio. Se si vuole un locale giovane bisogna dirigersi in centro città, al Kesselstatt, all'Old pub o al Cheers o semplicemente in una qualsiasi delle tante piazze dove ci si ritrova a bere e fumare.

 

I ristoranti qui non mancano, anzi sono decine e per tutti i gusti: economici o di classe, vegani o carnivori, vegetariani o etnici, tedeschi o pizzerie, catene fast food o a Km zero. Chi dice che in Germania si mangia male non è mai stato in Germania ma questo è vero per ogni posto rapportato a noi italiani.

 

In estate, giugno sopratutto, la città è ricca di eventi, concerti, feste e in inverno il mercatino di Natale Weihnachtsmark rendono la città viva e frizzante, tra la Domfreihof, la Hauptmarkt e le rive del fiume. Se si vuole un programma dettegliato si può andare sul sito ufficiale della città trier-info.de che è costantemente aggiornato e aiuta anche a programmare l'eventuale soggiorno. Gli abitanti di questa città e più in generale i tedeschi di questa splendida regione, vivono questi appuntamenti come momento di aggregazione e distensione. Bevono, mangiano, portano a passeggio i bambini, insomma si divertono. Trier è una città da vivere e da girare proprio come fanno i suoi abitanti che stanno bene nelle loro calde case arredate in legno ma che alla prima occasione escono a piedi anche solo per un caffè.

 

Se siete on the road consigliamo a tutti di fermarsi almeno una notte, magari due e farvi un idea di come si vive in questo gran bel pezzo di Europa, certo non c'è il mare ma non si può avere tutto.

 

 

 

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